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Contro l’HIV e le IST, una sessualità protetta senza rischi per la salute

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Contro l’HIV e le IST, una sessualità protetta senza rischi per la salute

Per godervi una stagione estiva in totale sicurezza, una sola parola d’ordine: proteggetevi e aderite allo screening! Ecco il messaggio del dottor Bruno Taillan, vicepresidente di Fight Aids Monaco e capodipartimento di Medicina interna, Ematologia e Oncologia del Centro Ospedaliero Princesse Grace. MonacoSanté vi informa.

Le basi della protezione: il preservativo

Testo Preservativo, screening e trattamento: il dottor Bruno Taillan fa il punto della situazione sulle buone pratiche da adottare per un’estate in totale sicurezza. “Il periodo estivo coincide con i grandi spostamenti. La gente sente il bisogno di libertà. Di conseguenza, il consumo di alcol o droghe aumenta. E soprattutto si tende a dimenticare alcune precauzioni di base da adottare negli incontri con possibili partner, uomini o donne. L’elemento base della protezione resta il preservativo ”, afferma come premessa il dottor Bruno Taillan, vicepresidente di Fight Aids Monaco e capo dipartimento di Medicina Interna, Ematologia e Oncologia del Centro Ospedaliero Princesse Grace (CHPG), con più di 40 anni di esperienza. Nella sua pratica professionale si occupa di più di 650 pazienti sieropositivi. Oltre all’HIV, prende anche in carico alcuni casi di infezioni sessualmente trasmesse (IST). “La liberalizzazione dei costumi e la moltiplicazione dei partner fanno sì che altre infezioni sessualmente trasmesse, quali epatite A e B, gonorrea, sifilide, clamidia o papillomavirus, aumentino in frequenza e potenzialmente in gravità. Questo perché anche se la maggior parte delle infezioni possono essere trattate, è necessario individuarle in tempo”, precisa.

Se si adottano comportamenti a rischio, è necessario aderire allo screening

“Alcune complicazioni non diagnosticate o non trattate possono portare a ulteriori problemi. Potrebbero causare sterilità nelle donne, oppure tumori della gola, dell’ano, del collo dell’utero o, ancora, del fegato nel caso delle epatiti. Quindi, le infezioni sessualmente trasmesse non sono per nulla secondarie”, riassume il medico. Un comportamento a rischio è quello di avere numerosi partner senza utilizzare alcuna protezione. In tal caso, è indispensabile aderire regolarmente allo screening a prescindere dalla presenza o meno dei sintomi”, spiega. Il medico raccomanda di effettuare uno screening ogni tre mesi in caso di comportamenti sessuali a rischio. Ciò che gli preme di più è, innanzitutto, spezzare la catena epidemica del contagio. Stessa attenzione è rivolta anche allo screening dell’HIV. “Tutti i pazienti risultati positivi al virus che abitano nel Principato di Monaco aderiscono regolarmente allo screening e vengono trattati e controllati. Di conseguenza, il virus non si trasmette più”. Una buona notizia che non deve però far abbassare la guardia.

Gli over 50, target ormai prioritario

“Non bisogna pensare che le IST riguardino solo gli omosessuali. Al contrario, non riguardano solo tutte le età, ma anche le diverse categorie: eterosessuali, omosessuali e bisessuali. Nel momento in cui pratichiamo una sessualità non protetta con partner occasionali, quindi al di fuori di un rapporto di coppia stabile, il rischio esiste”, insiste il vicepresidente di Fight Aids Monaco. Per quanto riguarda la sifilide, la gonorrea e la clamidia, con un consulto effettuati entro le 48 ore dal comportamento a rischio, è possibile ottenere la prescrizione di antibiotici da assumere per una durata da 1 a 14 giorni, a seconda del tipo di infezione e di trattamento. Anche se il dottor Bruno Taillan ricorda che la fascia di età 18-25 anni resta un target prioritario, sta diventando sempre più importante focalizzarsi sugli over 50. “Non bisogna assolutamente pensare che i pazienti di più di 50 anni siano protetti. Sappiamo infatti che, attualmente, per quanto riguarda le nuove trasmissioni di infezioni, come ad esempio l’HIV, la popolazione di più di 50 anni ha superato quella dei giovani, precedente target classico. ”

La PrEP, una profilassi pre-esposizione che protegge contro il virus dell’HIV

La PrEP si rivolge a chi non ha mai contratto l’HIV. Consiste nell’assumere un farmaco a scopo preventivo per evitare di essere contagiati. Il medico prescrive una compressa di Truvada al giorno, fino al termine del periodo a rischio. “Tutti i sondaggi recenti dimostrano che tra il 40 e il 50 % dei giovani pensano che si possa essere contagiati dall’HIV con una stretta di mano! Molti che l’HIV si prenda con un bacio, una stretta di mani, oppure bevendo da un bicchiere. Sono dei cliché, ma duri a morire. Siamo nel 2025, è assurdo e fa paura! ”, afferma il dottor Taillan. Lo stesso aggiunge anche: “Attualmente, abbiamo tutti gli strumenti per evitare i contagi: il trattamento prima, durante e dopo.” Grazie agli enormi progressi della ricerca e della medicina, con una diagnosi precoce e con il trattamento adeguato non si muore più di AIDS. L’aspettativa di vita è quella standard. “Da un punto di vista medico, si assume la compressa, ci si cura e va tutto bene. Si fanno dei follow up ambulatoriali. Non è necessario essere ricoverati. In compenso, però, la vita personale, sociale e professionale viene completamente sconvolta. Le persone non lo dicono, neanche ai propri familiari. Così, vivono con questo segreto, che spesso è pesante da gestire”, specifica il professionista della Sanità.

Casa accoglienza a Carpentras

La casa accoglienza di Carpentras è un altro strumento ideato da Fight Aids Monaco. “Si tratta di una struttura che accompagna i pazienti sieropositivi in cura, per un periodo da una a tre settimane; spesso si tratta di pazienti in situazione di crisi, sul piano personale, familiare o professionale. È un luogo in cui essi possono ristabilirsi, riposarsi e acquisire nuovamente fiducia in loro stessi”, riassume il responsabile che presiede la struttura dalla sua creazione nel 2010. “Se vogliamo accompagnare la liberalizzazione dei comportamenti e controllare l’epidemia, spezzando il primo anello della catena di contagio di tutte queste malattie, dobbiamo insistere sullaprevenzione e sullo screening”, ribadisce ancora e sempre il medico. Infine, l’associazione Fight Aids Monaco organizza, in estate e in inverno, giornate di screening gratuito chiamate “Test in the City”, presso varie piazze del Principato. Obiettivo: sensibilizzare la popolazione ai rischi di contagio dell’HIV proponendo un test rapido di orientamento diagnostico (TROD). Grazie a tale test, chiunque potrà sapere in pochi minuti se è positivo all’HIV o meno. Il prossimo appuntamento è in programma a fine settembre 2025. Il Principato di Monaco dispone anche del proprio centro di screening anonimo e gratuito aperto a tutti presso il CHPG.

Informazioni pratiche:

Orari di apertura: Lunedì e giovedì 08:00 - 18:00 / Martedì, mercoledì e venerdì 08:00 - 17:00 / Con o senza appuntamento / Consultazioni gratuite e riservate.

Contatti: Centro monegasco di screening anonimo e gratuito (CMDAG) Centro Ospedaliero Princesse Grace, Padiglione Louis II al piano -1

Tel: 00 377 97 98 84 12